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venerdì 30 settembre 2011

Supercompensazione

La supercompensazione è un'arma che un atleta dovrebbe conoscere bene, per poterla utilizzare a suo favore.

Nella vita di uno sportivo sarà sicuramente capitato di aver esagerato con gli allenamenti, a me è capitato più di una volta, un pò per la voglia di migliorare velocemente e un pò per la dipendenza che crea lo sport praticato con passione, ne sono ancora affetto da questa dipendenza, la chiamo dipendenza da endorfine

Con il tempo e lo studio ho capito che per migliorare bisogna attenersi a delle regole scritte dal nostro corpo.Senò si cade nella sindrome da sovrallenamento(difficoltà a prendere sonno, mancanza di appetito,stanchezza cronica e assenza di progressi negli allenamenti).Si verifica in sostanza una fase in cui l'organismo, con una reazione di autodifesa dall'attacco stressante e continuo dell'allenamento, si rifiuta letteralmente di reagire e progredire. Bisogna comprendere l'importanza del riposo tra le singole sedute di allenamento.Il riposo molte volte viene relegato a periodi di infortuni , vacanze estive ecc. Il riposo è fondamentale !!! Vi chiederete il perchè ??
La risposta è la supercompensazione.
La supercompensazione è l'insieme dei processi fisiologici e biochimici fondamentali per il mantenimento del benessere organico e per il progresso in termini di allenamento.

La supercompensazione è un processo di reazioni fisiologiche all'allenamento o ad un periodo allenante, che ha come risultato finale il raggiungimento di un potenziale fisico, in termini di forza e rendimento, superiore rispetto a quello che si aveva prima dell'allenamento o del periodo allenante.Questo permette di affrontare i nuovi allenamenti con un miglioramento.

Funziona in questo modo : 

Durante l' allenamento e dopo il corpo è soggetto a un certo livello di affaticamento, causato dalla diminuzione delle scorte energetiche, dallo stress a cui è stato sottoposto, dall'accumulo di acido lattico. In questo modo vi è un' alterazione dell'omeostasi (condizione di equilibrio del corpo a riposo).

Dopo ogni sessione di allenamento e durante il riposo, si verifica una compensazione (rappresentata nel grafico) durante la quale le riserve energetiche e le potenzialità neuro-muscolari vengono ripristinate  e la curva, precedentemente scesa sotto il livello normale, comincia a risalire verso la condizione di omeostasi. Questo fenomeno necessita di un numero di ore dipendente da vari fattori ; come intensità, volume e durata dell'allenamento.Se questo tempo di riposo è correttamente programmato, si da all'organismo la possibilità di recuperare tutte le scorte energetiche perse e di acquisire quel qualcosa in più che fa la differenza. Questo rifornimento energetico porta alla supercompensazione e da forze superiori per allenarsi con più intensità. Mentre far passare troppo tempo dalla supercompensazione può essere negativo, può portare a un peggioramento dell'allenamento.




Tempi per la supercompensazione in base all'attività svolta:

AEROBICO/CARDIOVASCOLARE AEROBICO 6-8 ore

FORZA MASSIMALE ANAEROBICO/ALATTACIDO 24 ore

IPERTROFIA/DEFINIZIONE ANAEROBICO/LATTACIDO 36 ore

Il massimo adattamento lo si ottiene applicando il nuovo stimolo al culmine della fase di Supercompensazione



per informazioni
Augusto Bonetto
ago.ptrainer@libero.it

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